CHARLIE il cocker

Quella peste di cocker…

cocker charlie

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Cosa posso raccontarvi a proposito del cocker? Innanzitutto che è il compagno di giochi di mio figlio ed è probabilmente la ragione principale per cui si è interessato ai cani tanto da spingermi a scrivere per lui il racconto “Avventure a 4 zampe – Strizzo e l’anello di congiunzione”. Quindi, prima di darvi qualche notizia un po’ più tecnica, vi racconto del nostro Charlie.

Lui è un giocherellone sempre pronto a darsi da fare per tenerti impegnato. E’ sicuramente uno dei cani più affettuosi che mi sia capitato di vedere e si è legato moltissimo alla famiglia. Per fortuna abbiamo un giardino abbastanza ampio dove può scorrazzare a suo piacere, ma quando sente le nostre voci preferisce rimanere in contatto visivo e uditivo con noi. Quando lo facciamo entrare in casa si tranquillizza e si trasforma in un tipetto piuttosto educato che non chiede di meglio che farsi una pennichella di fronte al divano dove siamo noi, sempre pronto a controllare dove andiamo con la coda dell’occhio.

Quando gioca si fa fare veramente di tutto (nonostante mio figlio a volte usi la delicatezza di un’elefante…) e la mattina quando si sveglia e ci vede si può vedere nei suoi occhi e nei suoi atteggiamenti la felicità pura! E’ molto socievole anche con tutte le persone che vengono a trovarci o che incontriamo in strada e vorrebbe giocare con ogni singolo cane che incontra o che vede passare.

Tutto rose e fiori allora? Non proprio…

Vi ho detto della sua tranquillità in casa ma non vi ho raccontato della sua vita in giardino. Anzi, non vi ho raccontato che il giardino… non c’è più! Adesso sarebbe più appropriato definirlo aia, cortile, campo minato, campo coltivato o qualcosa del genere. Infatti il nostro cocker in giardino fa il cacciatore (di lucertole e di poveri uccellini soprattutto, sigh) e lo scavatore-minatore. Prima faceva anche il fioraio, nel senso che ci portava dei mazzi di fiori in omaggio sulla porta ma ora i fiori… sono finiti, e quindi ha dovuto cambiare mestiere.

E’ anche un ottimo cocker cantautore (nel senso che ogni tanto, quando ci sente ma non ci vede, ci dedica splendide “serenate”) e… ah, già, se avete un impianto di irrigazione con irrigatori a scomparsa, usatelo pure, lui gradisce molto farsi il bagno e abbaiargli contro quando sono in funzione per poi scavarli, sradicarli e rosicchiarli: si dice siano ottimi per rifarsi i denti! Infine una particolarità: al guinzaglio (ricordate che nonostante il giardino la passeggiatina giornaliera è d’obbligo) tira come un forsennato! Non perché non sappia stare al passo visto che all’occorrenza, se richiamato sa anche andare più piano, ma è proprio che lui preferisce così. Forse per stancarsi e sfogarsi di più, o per sentire la “presenza” di chi lo conduce, comunque, se lo lasci fare potrebbe essere un cane da traino. (Mai visto Cesar Millan quando si fa trainare sui pattini? Io si ma non da un cocker!)

Quello che vi posso assicurare è che da quando Charlie è diventato un membro della famiglia, e ci corre incontro con quelle sue belle orecchione dondolanti, la nostra casa è più allegra!

Ed ora come promesso qualche informazione più… accademica:

Il cocker spaniel inglese è un cane da caccia di taglia medio-piccola arrivando a pesare circa 12-13 kg le femmine e 14-15 kg i maschi. E’ prevalentemente usato come cane da riporto e grazie alle sue dimensioni è indicato soprattutto in territori poco accessibili dove si dimostra inarrestabile essendo anche un ottimo nuotatore. Il lungo pelo può essere di colore uniforme o pluricolore. I colori unici sono: il nero, il fulvo (detto anche rosso), il nero focato e il fegato; è ammessa una chiazza bianca solo sul petto. I pluricolore sono molto vari, con le macchie che preferibilmente sono presenti su tutto il corpo. Le orecchie sono setose, ricciolute e dovrebbero essere lunghe fino a toccare il tartufo.

Le malattie cui la razza va più soggetta, oltre le più comuni patologie canine, sono soprattutto l’atrofia progressiva della retina (PRA), una malattia congenita che porta alla progressiva cecità, e la sordità congenita. Inoltre, quando siete in passeggiata, fate sempre attenzione che i terribili forasacchi (spighe di alcune graminacee) non vadano ad infilarsi nelle orecchie altrimenti… son dolori. Le sue lunghe orecchie pelose, purtroppo, non attirano solo carezze.

Nonostante venga considerato un po’ testardo, il cocker spaniel è un cane sensibile, intelligente e addestrabile anche per l’agility dog.

In conclusione, se cercate un cane che sia l’amico di tutti, il cocker è… il vostro uomo!

Nel racconto, Charlie,il cocker, è il migliore amico di Strizzo, che definisce “il suo fratellino”. È una vera peste ma ottimista e determinato,  e soprattutto è simpatico e socievole con tutti. Spesso si caccia in qualche guaio e dal momento del loro incontro, affianca Strizzo in tutte le sue avventure

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Qui di seguito e fino a fondo pagina trovate una galleria di fotografie di alcuni esemplari di questo simpaticissimo cane. Le immagini sono tutte su licenza Creative Commons, libere e utilizzabili per qualunque uso: potete stamparle, modificarle, utilizzarle per un articolo, un sito, un blog o qualunque cosa vi venga in mente. Cliccando su una di esse partirà la fotogallery di presentazione.

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One Response to “CHARLIE il cocker”

  1. Anonimo ha detto:

    ciao e complimenti per il sito. Anche io ho un cocker e dalla descrizone che hai fatto sembra proprio il mio Ugo ahahah

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