DEFINITIVA LA CONDANNA A GREEN HILL

Era da molto che non scrivevo sul blog ma questa notizia ha inevitabilmente catturato la mia attenzione.

Come sa chi mi ha seguito, “Avventure a 4 zampe – Strizzo e l’anello di congiunzione”, il libro che ho scritto,   nasce infatti proprio dalla vicenda dei beagle chiusi nell’allevamento Green Hill di Montichiari e liberati da un gruppo di attivisti animalisti nell’estate del 2012. Ebbene siamo finalmente giunti all’epilogo e la Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giustizia previsto dal nostro ordinamento, ha stabilito che nella struttura di Green Hill “si praticava l’eutanasia in modo disinvolto, preferendo sopprimere i cani piuttosto che curarli” ed in conseguenza di questo e dell’atteggiamento stesso dell’azienda che andava contro l’orientamento previsto dalle norme comunitarie e nazionali.

Sono stati condannati a pene comprese tra un anno e un anno e sei mesi il direttore, il gestore e un veterinario del centro, mentre sono ancora in corso altri processi per altri veterinari e persone coinvolte nella vicenda.

A prescindere dal fatto che si possa giudicare più o meno sufficiente una pena di un anno per i comportamenti che pare queste persone abbiano avuto, fa comunque piacere che si sia giunti in tempi relativamente brevi (considerati i tempi talvolta biblici che caratterizzano il nostro ordinamento…) alla sentenza definitiva e che questa sia a favore dei nostri amici a quattro zampe. A volte il lieto fine non è solo nei romanzi per ragazzi 🙂beagle prigioniero green hill

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VITTORIA IN APPELLO SU GREEN HILL

Ieri 23/02/2016 il tribunale di Brescia ha confermato le condanne ce erano state decise in primo grado per i responsabili dell’allevamento di beagle Green Hill.

Si tratta di una sentenza importante sia perché impedisce all’azienda di rientrare in possesso dei cani sequestrati, sia soprattutto perché è una sentenza che getta le basi anche per un orientamento futuro della giustizia riguardo non solo ai metodi utilizzati nell’allevamento, ma anche allo scopo per cui l’allevamento viene effettuato.

beagle surf

Speriamo che questo contribuisca a sensibilizzare ulteriormente sull’inutilità e soprattutto la crudeltà della sperimentazione sugli animali.

Intanto noi insieme a Strizzo non possiamo che gioire di questa vittoria!

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Processo di appello sui beagle di Green Hill

Ciao a tutti amici degli animali!

Chiunque segua o abbia visitato questo sito/blog sa che è nato anche per supportare la lettura del libro Avventure a 4 zampe-Strizzo e l’anello di congiunzione e che l’idea del racconto nasce proprio dalla vicenda che riguarda i poveri beagle che venivano purtroppo maltrattati, o meglio “torturati”,  a Green Hill, l’allevamento a scopo di sperimentazione, e che furono liberati in seguito all’intervento di attivisti della LAV.

Nel libro, che si rivolge principalmente a giovani e bambini, l’argomento è naturalmente trattato cercando di evitare di evocare immagini cruente ed è sempre un fondo di ottimismo che lascia sperare in un lieto fine… ora speriamo che il lieto fine arrivi anche nel mondo reale e che giustizia possa essere fatta.

Il 23 Gennaio 2015, una prima sentenza di condanna è stata emessa in primo grado verso alcune persone ritenute responsabili dei fatti.

Oggi la Lav invita con l’hastag #IOSTOCONIBEAGLE , gli affidatari dei circa 3000 beagle e tutti coloro che volessero far sentire la propria voce ad essere presenti Martedì 23 febbraio davanti al Tribunale di Brescia dove si terrà il processo d’appello a Green Hill.  E’ importante mantenere vivo l’interesse e accese le luci dei media sulla questione perché in caso la sentenza di primo grado venisse rovesciata in appello, i beagle potrebbero tornare nella disponibilità dell’azienda che, portandoli oltre confine, potrebbe di nuovo utilizzarli per il  prelievo di sangue e plasma, come faceva prima che il tribunale ne disponesse il sequestro.

Questo non è sicuramente il sito giusto per pubblicare un certo tipo di immagini forti ma, per chi avesse dimenticato quali barbarie venivano perpetrate in quel luogo, vi rimandiamo a questa pagina della Lav dove potete trovare anche il comunicato integrale della lega.

Facciamo sentire la nostra voce! Ricordate… 23 Febbraio 2016 tribunale di Brescia.

beagle lav

 

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Un libro è un libro!

In Europa i libri cartacei e quelli in versione digitale (gli e-book) hanno un trattamento fiscale differente. Il cartaceo è infatti tassato con un IVA al 4% mentre il digitale, non si sa bene per quale motivo, è tassato con un’Iva al 22%.

Il mercato dei libri non sta sicuramente vivendo una stagione felice, in particolar modo da noi in Italia, ma questa iniqua differenza di tassazione tarpa le ali ad un nuovo modo di approcciarsi alla lettura che, se per qualcuno può essere poco interessante (il “profumo” della carta resta un plus che gli e-book non avranno mai), per altri, soprattutto i più giovani, abituati a trafficare con le nuove tecnologie e sempre connessi con tablet e smartphone, acquistare la versione digitale di un libro potrebbe essere un incentivo (grazie anche al prezzo ridotto) a leggere magari un bel racconto anziché dedicarsi al solito videogioco. Tra l’altro il mercato digitale è l’unico in crescita nella categoria dei libri e, come ha dichiarato l’amministratore delegato di RCS Libri: «Non si può uccidere il bambino nella culla».

L’AIE (Associazione Italiana Editori) sta promuovendo una campagna che parte dall’Italia e presto arriverà nel resto d’ Europa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento e fare pressione sui governi affinché si cerchi di rimediare a questa che sembra a tutti gli effetti una ingiustizia. Ci invita a farci un autoscatto (il famigerato selfie…) con il pollice verso ad indicare la nostra disapprovazione e pubblicarlo su Facebook, Instangram o Twitter.

Qui trovate maggiori informazioni o potete caricare direttamente la vostra foto.

Amici amanti della lettura, FACCIAMOCI SENTIRE!

libro_logo2-500x249

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Avventure a 4 zampe: Strizzo ha un nuovo prezzo !!

Salve amici amanti degli animali. Da oggi l’ebook del nostro amico Strizzo è più economico che mai!

Viviamo un momento di generale disagio economico, dove si deve risparmiare un po’ su tutto. Anche Avventure a 4 zampe vuole contribuire nel suo piccolo! Perciò da oggi (e per sempre) si può acquistare in tutti gli store online al nuovo prezzo di soli 89 centesimi !

Non lasciatevelo scappare e correte a scaricarlo da Youcanprint, oppure, se magari avete un Kindle, da Amazon ! O ancora… da qualsiasi altro sito di vendita di libri online.

Buon divertimento e buona lettura!

libro avventure a 4 zampe prezzo 89 cent

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Rapporti animale – uomo

Ho ricevuto da Monica delle Guardie Zoofile Lac di Padova la richiesta di aiutarla a divulgare una notizia e la locandina di un convegno che volentieri vi giro.

Parte della quota di iscrizione verrà devoluta agli animali sequestrati per maltrattamento dalle Guardie Zoofile L.A.C. del Nucleo di Padova . Saranno presenti tutte le Guardie del Nucleo.

Sabato 01 Marzo 2014 – dalle 14:30 alle 18:30
“Quando solo con il cibo si può curare il nostro animale: corpo, mente e comportamenti”
LA MATTINA DEL SABATO 01 MARZO 2014 UNA CONSULENZA NUTRIZIONALE GRATUITA E PRIVATA PER IL TUO CANE PER I PRIMI 6 ISCRITTI È OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE
– Cane: meravigliosa creatura e macchina perfetta;
– L’energia e le calorie in funzione del singolo soggetto;
– Il cibo, secco o fresco?
– Il condizionamento fisico;
– La salute in relazione all’attività fisica. Gli esercizi (tipo e modo di esecuzione);

Sabato 22 Marzo 2014 – dalle 14:30 alle 18:30
“Cani e Gatti e la legge”
A Tutti i Partecipanti un Buono per una Visita Iridologica Gratuita
UN SALUTO DALL’ON. EUROPARLAMENTEARE ANDREA ZANONI
Il punto di vista dell’avvocato e del veterinario su :
– Animali in condominio, in ascensore e parti comuni
– Animali in pensione;
– Animali in vacanza in Italia e all’estero (spiagge, musei,hotels)
– Animali in viaggio (auto, treno, nave, traghetto, etc..);
– Ristoranti e luoghi pubblici;
– Cani randagi, morsicatori o morsicati;
– Gatti randagi e colonie.

animali_marzo

COSTI DI ISCRIZIONE:
1 Convegno – 20,00 € / 2 Convegni – 35,00 €
il programma completo su www.dibattitoaperto.it
https://www.facebook.com/eventi.csfo

Immagine in linea 1

da “Il mattino Padova” – pagina 40

Morto il cane salvato dai maltrattamenti
Inutili le cure, Vincent non ce l’ha fatta: era denutrito e ammalato. Denunciato l’ex proprietario

BAONE Non è servito sottrarlo ai maltrattamenti del padrone: un cane belga, che le guardie zoofile della Lac hanno liberato lo scorso 20 dicembre da una casa di Baone per portarlo al canile di Merlara, è morto dopo qualche giorno, nonostante le cure. Troppo gravi le condizioni di salute in cui si trovava.
Non aveva nemmeno un nome, per cui al canile lo hanno chiamato Vincent. È spirato la settimana scorsa tra le braccia di una volontaria, Giulia, che si era affezionata al povero animale, che in vita aveva conosciuto soltanto sofferenze. A casa di D.L. a Baone le guardie Lac erano arrivate sulla base della segnalazione di una donna che, passando nelle vicinanze, aveva assistito alla terribile scena del cane legato a una catena corta, che non riusciva a sottrarsi alla furia delle percosse da parte dell’uomo, che lo colpiva ripetutamente con un bastone e un badile. Sequestrato e portato d’urgenza dal veterinario, a Vincent erano stati riscontrati denutrizione, lesioni e micosi su tutto il corpo, filaria e leishmaniosi. Un quadro talmente serio che ne ha pregiudicato la sopravvivenza.
«Al momento della liberazione aveva iniziato a saltare e correre contento, facendo le feste ai presenti», ricorda Luca Zampieri, capo nucleo delle guardie Lac di Padova.
«All’uomo nel 2009 erano già stati sequestrati un asino e un cane pastore maremmano, sempre per maltrattamento, ed era stato per questo condannato a una multa di 1.500 euro. Mi chiedo se non sia giusto e opportuno legiferare in modo da vietare alle persone già condannate per maltrattamento, di detenere animali di qualsiasi razza e genere. Il sequestro di Vincent venne convalidato dalla Procura di Rovigo e ora ci si attende una pena esemplare, vista la continuità dello stesso reato nell’arco di quattro anni»

di Cristina Salvato


CSFO srl – Sezione Eventi
Istituto Nazionale Telematico

Via Manzoni 19

35041 Battaglia Terme (PD)

049.9101545

327.2663569

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Emergenza nei canili di Francavilla e Chieti

I danni che hanno seguito le alluvioni che si sono abbattute nei giorni scorsi anche sull’Italia centrale e sull’Abruzzo in particolare, hanno interessato purtroppo anche le strutture di accoglienza per animali trovatelli. In particolare è emergenza canili a Chieti e soprattutto a Francavilla le cui strutture sono state completamente allagate. Grazie all’impegno degli operatori si è finora riusciti ad evitare il peggio ma queste strutture hanno bisogno del nostro aiuto. In particolare necessitano di cibo, coperte e magari della disponibilità a prendere dei cani in custodia anche solo momentanea in attesa che si riesca a ripristinare una situazione accettabile all’interno dei canili.

Emergenza canili Francavilla e Chieti

Per chi volesse dare un aiuto di tipo economico, il canile di Chieti può ricevere donazioni all’IBAN:

IT72M0200815503000102689057

Causale: Emergenza Canile Chieti Asada Onlus

Per quanto riguarda Francavilla è attivo il:

CENTRO DI RACCOLTA CIBO E COPERTE PER IL Canile Di Francavilladue Lndc DISTURTTO DALLA FRANA PER MONTESILVANO PRESSO Jolly Roger Tattoo and Piercing Tatuaggi e Piercing
C.so Umberto I, 167/A , 65015 Montesilvano

Mentre l’IBAN per le donazioni, come si vede dalla foto è:

IT05N0538777691000000508071

 

 

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Chaser, il cane che capisce più di 1000 parole

Che i cani siano animali intelligenti non lo scopriamo certo ora, e probabilmente leggerlo su un sito come questo, palesemente schierato a favore dei nostri amici quattrozampe, può sembrare alquanto scontato. Eppure anche a chi, come me, è convinto che i cani non siano solo capaci di eseguire comandi a cui sono stati addestrati, ma siano invece forniti di una capacità intellettiva più raffinata e che siano capaci di sentimenti e dotati di una sorta di “coscienza”, non può non stupirsi di fronte a quanto si vede nel video che allego e alla storia del proprietario di Chaser. Girovagando sul web mi sono imbattuto in questa storia (e nel suo video che credo abbia un paio d’anni) che mi ha molto colpito e che voglio condividere con voi.

chaser il border collie che capisce 1000 parole

Il dott. John W. Pilley, oltre ad essere docente di psicologia all’università di Wofford (Carolina del Sud, USA), è anche il felice proprietario di Chaser, una bella border collie di 8 anni che, oltre ad essere una simpatica giocherellona e a cimentarsi con successo nella disciplina dell’ agility dog, ha una capacità peculiare: ha imparato oltre MILLE (1000!) parole tra sostantivi e verbi.

Il professor Pilley spiega che ha insegnato alla sua cagnolina tutte queste cose, sfruttando la sua attitudine e il suo piacere per il gioco e che lei si è dimostrata molto ricettiva sin dai primi mesi di vita. Lui riferisce che a suo parere, Chaser possiede l’intelligenza di un bambino piccolo e ci tiene a precisare, sta qui la straordinarietà della cosa, che lei non impara solo meccanicamente dei comandi, ma riesce anche ad arrivare con il suo ragionamento a risolvere delle situazioni che lui si diverte a creare.  Per esempio sparge sul pavimento dei pupazzi di cui il cane conosce il nome, poniamo Tom, Fred, e Jim, tra i quali ne sistema uno a lei sconosciuto e le chiede di portagli quello che non conosce chiamandolo per nome, diciamo Sam. Ebbene lei per associazione di idee capisce che lo sconosciuto non può essere che il Sam richiesto e glielo porta… davvero fenomenale! Inoltre è in grado di capire che lo stesso oggetto può avere duo o più nomi (il nome comune di cosa e il nome proprio, ad esempio se il pupazzo di un pesce si chiama John, le si può chiedere di portare “il pesce” oppure “John”). Pilley giura inoltre che Chaser è in grado di comprendere senza problemi le forme più elementari di costruzione delle frasi con le parole che conosce.

Insomma questa border collie tiene davvero alto il buon nome della sua razza e di tutta la specie canina!

Ma ora bando alle ciance e gustatevi questo divertente filmato! E’ in inglese ma non preoccupatevi, le situazioni sono molto comprensibili. Sarete indirizzati su Youtube per vederlo.

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Non vuoi pagare la Tares? Adotta un cane!

Sentiamo spesso inviti e appelli da parte dei media e della pubblica amministrazione all’adozione dei cani ospitati (ma spesso purtroppo sarebbe più corretto dire “detenuti”) nei canili comunali. Appelli che il più delle volte cadono nel vuoto tanto da far ritenere a più di qualcuno che non ci sia un vero interesse a risolvere il problema del sovraffollamento dei canili e del randagismo in generale.

Per questo va elogiata l’iniziativa dell’ amministrazione comunale di Avellino che ha deciso di passare dagli appelli ai fatti e di promuovere concretamente l’adozione dei cani alloggiati nella struttura comunale, concedendo un incentivo economico a chi deciderà di accogliere nella sua famiglia un “orfanello” del canile. In particolare, sarà riconosciuto a chi vorrà adottere un cane, un contributo annuale pari all’imposta sui rifiuti (prima Tarsu, oggi Tares, l’anno prossimo pare si chiamerà Tari… bah) fino ad un massimo di 700 Euro all’anno.

Non sarà forse la soluzione di ogni problema economico familiare ma si tratta indubbiamente di un passo concreto e apprezzabile che spicca nella giungla di parole a cui raramente seguono i fatti a cui siamo purtroppo ormai abituati quando si parla di politica e di pubblica amministrazione.

canile

Da segnalare poi, che questa iniziativa non è isolata, ma segue l’esempio di altre città italiane ( Lecce o Teramo per citarne due ma fortunatamente ce ne sono altre) che hanno percorso la stessa strada.

Va senz’altro considerato anche la lungimiranza di  quella che a prima vista potrebbe sembrare una spesa ulteriore per le disastrate casse comunali italiane,  ma che invece si rivelerà sicuramente un buon investimento  in quanto adottare un animale, oltre al bene che si fa a lui (e alla famiglia che lo adotta) costituisce  sicuramente un considerevole sgravio si spese (sanitarie, alimentari e logistiche) per il comune.

In conclusione non ci resta che sperare che l’esempio di queste “mosche bianche” possa diventare una regola generale o perlomeno indicare una strada che scuota l’immobilismo e le difficoltà burocratiche che tante volte scoraggiano anche i più generosi a percorrere la strada dell’adozione canina.

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Io posso entrare

Sembra incredibile, ma una norma europea che nel resto dell’Unione è in vigore dal 2004, sta finalmente per essere attuata anche nel Bel Paese. Ebbene si, i nostri amici a quattro zampe, potranno finalmente entrare con noi in bar, ristoranti, pasticcerie ed altri esercizi pubblici, purché accompagnati (giustamente) dal padrone e dotati di guinzaglio e museruola. Così prevede il nuovo manuale sulle norme igienico sanitarie presentato il 23 Ottobre a Milano dalla FIPE (la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che stabilisce che non ci sono motivi igienici per impedire ad un cane di entrare in un ristorante o in un bar.

Scompariranno, di conseguenza, tutti quei cartelli posti sulle vetrine dei negozi con la scritta “IO NON POSSO ENTRARE” e non saremo più costretti a lasciare i nostri “pet” agganciati a qualche improvvisata balaustra fuori dai locali come siamo costretti a fare oggi e come facevano i cowboy con i loro cavalli nel Far West.

io posso entrare

Già quest’estate c’era stata la novità che riguardava la presenza di animali nei condomini e la possibilità di portare i nostri cani in spiaggia, ma questo è sicuramente un passo importante che molti di noi aspettavano da tempo.

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